Sara Occhipinti

Sara Occhipinti è nata a Scicli (Ragusa) nel 1977, ma vive a Gorizia dal 2009. Ha conseguito la laurea in ingegneria edile e un dottorato di ricerca in pianificazione territoriale presso l’Università degli studi di Catania.

Dal 2011 ha avviato la galleria d’arte studiofaganel a Gorizia insieme al marito Marco Faganel.

La sua fotografia, sia analogica che digitale, predilige il bianco e nero e ha come tratti distintivo la grana,  la voluta mancanza di nitidezza e il mosso controllato. Nei lavori è centrale l’autoritratto inteso come autorappresentazione dell’io, da scrutare anche con severità a volte e poi mostrare senza timore, pudore o filtro.
I suoi lavori si costruiscono in dittici, composizioni di immagini correlate da un nesso logico e visivo, sottolineato talvolta da elementi compositivi, evocativi di uno stato d’animo, o sequenze di più immagini che richiamano dei frames cinematografici e sviluppano una vera e propria narrazione.
La scelta dei titoli delle immagini che riprendono quelli di brani musicali dichiara la passione dell’artista per la musica, fonte primaria di ispirazione, e mostra come diverse forme artistiche possano sconfinare e alimentarsi reciprocamente.

Principali mostre:
2009  VirtualGart, Casa Morassi-Borgo Castello, Gorizia
2009  InMebloYogi, Triestèfotografia, Caffè Trieste, Ronchi dei Legionari (Go)
2009  Lungo i bordi 2009/2010, mostra itinerante di pittura, fotografia e poesia, Friuli Venezia Giulia/ Istria/ Veneto/ Carinzia
2010  Castrumfoto 09, Pilonova Galerija, Ajdovšcina (SLO)
2010  Skatti d’autore, Castello, San Vito al Tagliamento (Pn)
2011  FotografAMI, Dynamo, Piazza Greco, Milano
2011  EKO Drava 2011, Maribor (Slo)
2011  Fuori dall’ombra dell’Io, San pietro in Atrio, Como
2011 “Il Quando di Adesso”, Galleria d’Arte di via Diaz, Gorizia
2011  “Visioni in giallo”, Museo Cambellotti-Piazza San Marco, Latina
2011  GAF Giovane Arte Fiera, Scicli (Ragusa)
2012  III Biennale di cultura fotografica, “TRACCE con il passare del tempo”, Casnigo (Bg)

testi critici:

“Nei dittici di Sara Occhipinti c’è invece la volontà di mettere a nudo anima e corpo, senza filtri, senza paura, con la consapevolezza delle proprie ombre e delle proprie luci, delle proprie debolezze e delle fragilità che, con forza vengono rivendicate e messe in mostra” (C.Feresin, 2009).
“(…) Sara si ritrae per frammenti: le mani scivolano e si tendono a proteggere il corpo, le parti di busto e spalle, percorse dal candore di un pizzo dal sapore retrò, si offrono e catturano il primo piano; il corpo così indagato si staglia oltre il nero che si addensa negli ambienti di un fondo squarciato da piccole lame di luce, feritoie e soglie che segnalano una lontana, ma forse possibile via d’uscita” (L.Coloni, 2009)
„Intensità, concisione, concentrazione emozionale sono le chiavi di decodifica del mondo di Sara Occhipinti. Nelle sue foto il tempo si amplifica attraverso le immagini che compongono storie. Minime per lo più. Narrazioni di istanti empaticamente presenti nel nostro immaginario, evocate da pensose zone d’ombra e cristallizzate spesso in sequenze di una speciale limpidezza. (…) Così, l’arte di Sara educa alla visione di quanto appare contingente e induce a un ascolto più profondo dei messaggi che ci arrivano“  (I.Navarra, 2010).

Weired Fishes


Can’t find my way home

In my tree

Time